19 Aprile 2022

Nonostante l’omogeneità dei titoli di reato e la sovrapponibilità delle modalità esecutive, osta al riconoscimento della continuazione tra le violazioni, con rilievo decisivo, il notevole lasso di tempo intercorso tra i fatti e la riconducibilità delle condotte, per la loro reiterazione sistematica nel tempo, ad uno stile di vita improntato all’illegalità. La continuazione postula che i reati siano stati concepiti e portati ad esecuzione nell’ambito di un unico programma criminoso, il quale non deve essere confuso né con la sussistenza di una concezione di vita improntata al crimine e dipendente dagli illeciti guadagni che da esso possono scaturire né con il generico programma di locupletare attraverso la ripetizione delle condotte criminose per trarvi sostentamento.

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Modificato: 4 Aprile 2023